lunedì 21 maggio 2012

PIN UP! 21maggio

Tavola riassuntiva: BANG!




Tavola riassiuntiva: PROGRAMMA FUNZIONALE, Mixitè




Diagramma a Blocchi - Calcolo dei flussi sulle 24h




Distribuzione delle funzioni interne - Distinzione tra gli spazi Serviti e Serventi




Dal Manuale dell'Architetto....ad una prima pianta del pianto terra al 200!


martedì 15 maggio 2012

Conferenza 'Urban Green Line' - OpenHouse 6maggio2012


UrbanGreenLine!



Open House” è una iniziativa semplice ma rivoluzionaria. Questo progetto consiste nell’aprire, una volta all’anno, giusto il tempo di un fine settimana, luoghi di alto interesse architettonico della città, alcuni dei quali solitamente inaccessibili.
Nel weekend del 5 e 6 maggio 2012 si è tenuta a Roma. Attraverso visite guidate gratuite si sono potuti visitare cento siti di ogni epoca nella capitale,organizzati per aree omogenee percorribili a piedi o in bici.
Erano, spesso, presenti persino i progettisti di molti edifici contemporanei del programma che hanno guidato personalmente le visite. Io ho partecipato ad una conferenza organizzata dal professore Antonino Saggio inerente all’Urban Green Line, progetto emergente, rivoluzionario ed innovativo. L’incontro si è tenuto nella Galleria “Come se”, dell’architetto Rosetta Angelini, a San Lorenzo. Qui, il professore insieme all’architetto Angelini, a giovani laureati alla Facoltà di Architettura della Sapienza e a diversi collaboratori, ha spiegato, raccontato e descritto come tutti insieme si siano adoperati in questo progetto innovativo dal punto di vista tecnologico e funzionale. L’Urban Green Line è un anello ecologico, di circa 13 chilometri, che ha lo scopo di connettere due aree a scala metropolitana della città di Roma: Parco della Caffarella e Parco di Centocelle. Così facendo, vengono connessi anche molti vuoti urbani esistenti nelle aree. L’impatto dell’opera è valorizzato, localmente e globalmente, da una serie di progetti collaterali che vanno ad inserirsi ognuno in un tratto di strada (21 in tutto), presa in considerazione dal progetto. Come si può capire dalla breve descrizione che ho appena fatto, il tutto consiste in una sovrapposizione di numerosi progetti che sono connessi e trainati dal progetto chiave, appunto la linea tranviaria UGL. Questa rivoluzionaria rete di collegamento, sarà affiancata da una serie di ultime tecnologie, che contribuiranno a fattori come la purificazione dell’aria, il de-inquinamento, la produzione di energia cinetica, l’illuminazione attraverso sistemi solari autonomi. Parallelamente, si terrà forte attenzione alla valorizzazione, alla salvaguardia e all’integrazione del verde nella città: il tram diventa un collante che interagisce con il paesaggio circostante.
 Durante la conferenza, i neolaureati ci hanno esposto i loro interessanti progetti e sono venute fuori diverse tematiche. Ad esempio, non si può non prendere in considerazione che si viene a dissolvere la solita distinzione tra Architettura e Tecnologia: Progetto ‘Bio-Tech’, fondamentale per l’alimentazione dei veicoli futuri. Si tratta di una stazione, dove si produce il biodiesel, che ha il fine di rifornire i mezzi e il tram stesso. Avverrà, contemporaneamente, una sorta di depurazione ad opera di fotobioreattori che, durante il loro lavoro, emaneranno luci colorate come catalizzatori di attenzione e di flussi. Un altro tema collaterale studiato dai ragazzi è il sistema del ‘Cohousing’ , ripreso dalla Danimarca ’68, che consiste letteralmente nell’Abitare insieme, una sorta di cooperativa. Questo sistema è pensato, ovviamente, in modo integrato all’ Urban Green Line, la quale lo attraversa, creando una crisi che si risolve nell’interazione tra i due. Un’ulteriore progetto è quello della ‘Recycling Station’, che ha lo scopo di risolvere lo storico problema dello smaltimento dei rifiuti. La linea tranviaria trasporterà i rifiuti che verranno, di volta in volta, depositati in appositi box lungo il percorso. Questo programma di rifiuto intelligente lo ritroviamo a Pisa con un sistema di tessere magnetiche. Troviamo, inoltre, il progetto ‘Trama’ , la cui idea forza è l’Ossigeno. Il tram, in questo caso, trasporterà ossigeno, prodotto da un alga, l’Alga Sbirulina, che si nutre di anidride carbonica e rilascia ossigeno. Il tutto sarà posizionato nei punti più trafficati e inquinati della città di Roma. Interessante è anche il progetto ‘L.A.N.’ che pone come fulcro del sistema la relazione con il fruitore. E’ un intervento  che permette al fruitore di prendere parte al progetto e avere finalmente voce in capitolo, attraverso quattro punti attrattori posizionati all’interno della struttura. Infine troviamo ‘Linfa’, un progetto che ha come idea chiave il Percorso. Consiste, infatti, in una rampa che si avvolge su se stessa, delimitando spazi per l’istruzione, e lezioni ex-cathedra. E’ un intervento che pone un quesito: Come la tecnologia ha cambiato la didattica? Elearning, Facebook ecc ecc. Questi sono alcuni dei progetti presentati dai giovani architetti, quelli che hanno attirato particolarmente la mia attenzione!
 Infine, nella seconda parte della conferenza, hanno preso la parola alcune associazioni che si sono trovate a collaborare con questo innovativo progetto dell’Urban Green Line, come Gasper, Retake Roma, Civico Zero e Giardinieri Sovversivi Romani. In particolare, sono state molto interessanti la spiegazione e la disquisizione inerenti all’associazione Gasper. Gasper è un gruppo d’acquisto solidale, che consiste in un sistema di acquisto direttamente dai produttori. Alla base dell’intero sistema di parla di Collaborazione, una collaborazione che si basa su alcuni principi chiave come l’Eticità dei produttori: contratti a regola per i dipendenti, Produttori nelle vicinanze: km 0, Impatto ambientale positivo e conveniente.
Credo sia un grande segnale per la società civile d’oggi giorno con lo scopo di dimostrare che una fra le più grandi fabbriche di opportunità è la cultura. 


























martedì 8 maggio 2012

Contesto Fisico!

ED ORA METTIAMOCI A LAVORO...

Quello che mi serve..



Una fase intermedia..



Ed ecco il risultato...




Contesto Ambientale!

Ecco un'analisi del contesto ambientale, con alcune proposte.







ELEMENTI CATALIZZATORI!
 Attraverso una prima analisi del contesto inerente all’urban void 35, nella macroarea E, sono emersi degli elementi caratterizzanti e interessanti che potrebbero contribuire alla rivalutazione dell'intero quartiere. Questa zona, infatti, contiene infrastrutture importanti, elementi storico-archeologici e verdi con una forte caratterizzazione che, però, allo stato di fatto non sono adeguatamente sfruttati.


Sistema insediativo
Il quartiere di Tor Pignattara è un quartiere di Roma caratterizzato da un'alta densità abitativa. Specialmente nell’intorno dell’urban void 35, si possono trovare principalmente edifici residenziali che accolgono palazzine dai 4 ai 10 piani. L'edificato non presenta un carattere architettonico riconoscibile e caratterizzante, al contrario della maglia stradale e pedonale che appare regolare e quasi geometrica. Quest’area presenta confini di grande importanza, come l’Acquedotto Alessandrino, la via Casilina e il Parco di Centocelle.









Risorse infrastrutturali
 Il principale elemento infrastrutturale, presente nell’area, è senza dubbio la via Casilina. Essa è un'arteria ad alto scorrimento, importante anche nello scenario più generale della capitale, ma allo stesso tempo è una delle maggiori cause dell'inquinamento acustico del quartiere. Via Casilina, però, è un'importante risorsa in quanto collega svariate zone della città e offre ottimi collegamenti. In alcuni tratti si possono trovare alberature, comunque insufficienti per determinare un carattere ecologico dell’asse infrastrutturale. Inoltre adiacente ad essa, si trova la ferrovia. E’, senza dubbio, un quartiere ben collegato su diversi fronti ma necessita di una riqualificazione ambientale.






Risorse ambientali
Il Parco di Centocelle costituisce un’importante risorsa storico-archeologica in quanto contiene al suo interno ville romane interrate e reperti archeologici risalenti fino al VI secolo a.C. Il Parco è stato inaugurato nel 2006 ed è stato chiuso nel 2008 per motivi di sicurezza. Sono 120 ettari ra via Casilina e viale Togliatti ricchi di storia, come testimoniano la Villa della Piscina e la Villa Ad Duas Lauros, presenti al suo interno.Sia queste meraviglie archeologiche che la pista aeroportuale sono state sommerse dall’erba, senza essere state preservate da atti vandalici o dalla natura stessa. Il Parco archeologico di Centocelle è una risorsa importante per valorizzare i quartieri di Centocelle, Quadraro, Don Bosco e Torre Spaccata. Ovviamente, allo stesso tempo, il Parco costituisce un importante polmone verde per la zona est della città.





Un’altra risorsa verde dell’area è il Parco dell’ Acquedotto Alessandrino. Esso si sviluppa tra via Molfetta, Via del Pergolato all’Alessandrino e via Tor Tre Teste. E’ caratterizzato da importanti presenze archeologiche, come l’Acquedotto Alessandrino, del quale si possono ammirare alcuni scorci, immersi nel verde della campagna coltivata. Il giardino è attraversato da ampi percorsi e da una pista ciclabile.







Risorse Archeologiche
L’Acquedotto Alessandrino, realizzato interamente in opera laterizia, fu l’ultimo ad essere costruito nell’antica Roma, sotto l’imperatore Alessandro Severo intorno al 226 d.C. ed il suo scopo fu quello di alimentare le Terme Alessandrine. Dopo il fosso a Tor Pignattara e la sostruzione presso villa Certosa l'acquedotto si interrava definitivamente ed il suo percorso è sempre rimasto incerto. Questa meravigliosa opera archeologica cosi antica, costituisce una risorsa non indifferente per l’area. Potrebbe essere sfruttata come catalizzatore di attenzione per turisti o visitatori e andrebbe, senza dubbio, valorizzata e salvaguardata.